Jafar Panahi
Occorrerebbe una classe dirigente (non solo quella italiana, invero) capace di gridare di più e meglio la propria indignazione per l’arresto di Panahi in Iran. Sarebbe bello se il nostro Premier, prima di ogni conferenza stampa, chiedesse la liberazione di tutti i dissidenti iraniani.
Sarebbe bello, si. Ma come si fa anche solo a pensarlo possibile in questa Italia mortificata da tentativi di leggi liberticide come quella sulle intercettazioni? In un Paese che fa di Daniele Capezzone un portavoce autorevole? Come diavolo si fa?
A Cannes, hanno dato i premi.
Miglior attore protagonista, ex-aequo con Xavier Bardem, il nostro giovane e grande Elio Germano che ha testualmente detto, ricevendo il premio: “Siccome la nostra classe dirigente rimprovera sempre al nostro cinema di parlare male della nostra nazione dedico il premio all’Italia e agli italiani che fanno di tutto per rendere l’Italia un paese migliore nonostante la loro classe dirigente”.
Bravo Elio.